So che le mie parole principalmente non hanno un gran senso logico, ma quando mi ritrovo a parlare non mi piace mai preparare uno spartito da dover seguire.
Quando lo scrivere si impossessa di me, tutto fluisce da un luogo che non è mio e di cui mi faccio solamente tramite.
E’ un po’ come se i pennelli si arrogassero il merito di un dipinto senza considerare l’artista, bè è così che mi sento in ogni istante che la Vita mi dona.
Ho sempre pensato che la mia storia di sofferenza un giorno sarebbe potuto servire a qualcuno, ma era solo un desiderio egoistico per essere visto, perché in quel marasma mi sentivo estremamente solo, perso e senza un ancora di salvezza.
Per tanto tempo ho cercato di uscire da quella sofferenza cercando una soluzione, fino ad accorgermi che ciò che cercavo, amore e pace, era esattamente ciò che ero.
Godete di ogni attimo della vostra vita, perché il momento presente è l’unica cosa che c’è, viviamo in una continuità di istanti presenti e siamo sempre proiettati a ricordi del passato e preoccupazioni per il futuro, ma tutto ciò non esiste, c’è solo l’adesso.
Non riesco a parlare di altro che non ruoti intorno a ciò, quando si fa esperienza di tutto quello di cui parlavano i filosofi e gli iniziati di ogni epoca, la verità appare evidente e non si può far altro che esperire l’attimo presente.
Qui non c’è nessuno che scrive e nessuno che legge, ma apparentemente da qualcuno viene letto e compreso.
Come amava ripetere nei sui discorsi Nisargadatta “Nessuno nasce e Nessuno muore. Tu sei Quello” . chi ha orecchie per intendere.
“Colui che trova il senso segreto di queste parole non assaggerà la morte.”

