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  • Alla ricerca del senso della vita: la mia esperienza

    Alla ricerca del senso della vita: la mia esperienza

    Quando poco più che ventenne la vita mi mise difronte ad una montagna insormontabile, mi sembrò tutto estremamente complicato e poco comprensibile. Da ragazzo facevo quasi totale affidamento sulle forze fisiche e ricevere una diagnosi che potenzialmente limitava quelle capacità, dal punto di vista psicologico fu difficilmente accettata e compresa.

    Ma si sa che le strade del signore sono infinite e quello che poteva sembrare una tragedia in quel momento, si sarebbe potuto trasformare in una grande opportunità. Questo è quello che mi è successo quando mi fu diagnosticata la Sclerosi e viddi la mia vita cadere in pezzi, ignaro del fatto che da quell’evento avrei conseguito una delle più grandi lezioni della mia vita.

    Imparare ad apprezzare ciò che la vita ci mette lungo il cammino è il più grande dono che ci possiamo regalare, reagire meccanicamente incolpando il mondo esterno per le nostre disgrazie ci allontana dal vero. Possiamo quindi arrabbiarci perché non abbiamo arance per fare una spremuta, così da subirne le conseguenze emotive, oppure possiamo sfruttare i limoni che ci sono stati donati per creare una limonata senza eguali.

    Ammetto che non è stata una passeggiata, sopratutto perché quando si è in balia del ciclone si viene sbalzati senza diritto di replica, ma una volta toccato il fondo si può continuare a scavare creando la propria fossa mentre ci si piange addosso, oppure ci si può rialzare e rimboccarsi le maniche.

    Quando un giorno dell’estate del 2019 ragionando su che senso avesse la mia vita e se valesse la pena continuare a vivere, la Vita stessa mi mandò un segnale e da lì inizio una ricerca che mi avrebbe portato a essere ciò che sono.

    “Chi sono Io?” O meglio “Chi è che se lo sta chiedendo?” Queste domande unite a tanti ragionamenti filosofici ce mi sono posto fin da quando ero bambino, mi hanno permesso di guardarmi interiormente e indagare sulla vera essenza della Vita.

    “Credo che ci siano due Dio, e ognuno pensa che l’altro si stia prendendo cura di me.” questa perla di Ashleigh Brilliant racchiude la sensazione di come abbia vissuto per gran parte della mia vita, ma proprio quando ho toccato il fondo ho percepito quell’essenza di cui tutti i grandi filosofi parlavano come riferimento a Dio.

    Aver scoperto libri di esoterismo e autori contemporanei come Eckart Tolle, Salvatore Brizzi e Federico Cimaroli mi ha dato le chiavi per leggere quei segnali che avevo ignorato, per via di esperienze poco piacevoli con la chiesa cattolica.

    Lo studio approfondito dei Vangeli e la trasposizione in chiave moderna degli esercizi di “Ricordo di sé” insegnati fin dai primi del novecento dal baffone Armeno, mi hanno fatto percepire che l’uomo non nasce con un’anima, ma la deve creare durante l’arco della sua Vita, altrimenti <<morirà come un cane>>, ossia senza anima.

    Per questo dopo che certi insegnamenti sono stati trasmessi a me, come servizio ho deciso di scrivere questo Blog per chi vuole approfondire la propria ricerca interiore, specificando che non sono nessuno quindi se certe cose vi interessano seguitele pure o se lo ritenete andate via.